Secondo la ricerca dell’Osservatorio Italiano Congressi ed Eventi, nel 2024 il turismo congressuale in Emilia-Romagna, con oltre 42mila eventi, ha generato 6.440.357 presenze e 3.729.685 partecipanti – Negli alberghi le presenze regionali hanno pesato per il 13,3%, con una concentrazione del 25,9% a Bologna e del 12,4% a Rimini – Il Belpaese, con +12,9% di presenze e +8,2% di eventi congressuali rispetto al 2023 (367.981 gli eventi nel 2024), è al 2° posto per numero di eventi a livello internazionale, con Bologna in terza posizione tra le città italiane – Prospettive positive anche per il 2025, con un 37,5% di sedi congressuali nazionali che intende investire in riqualificazione e sostenibilità
8 ottobre 2025 – Il 2024 è stato un anno di crescita del comparto MICE per l’Emilia-Romagna e per tutto il mercato italiano.
La solida ripresa dell’industria congressuale italiana emerge infatti dall’11ma edizione dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE, ricerca promossa dall’Associazione della meeting industry Federcongressi&eventi.
Secondo il report, il Turismo Business in Emilia-Romagna si conferma un tassello importante dell’industria turistica regionale, con dati in costante crescita, grazie ai due poli congressuali di Bologna e Rimini. L’universo delle sedi regionali (499 nel complesso), costituisce l’8,9% delle 5.590 sedi in Italia, con Bologna e Rimini in testa (rispettivamente Bologna 138 Rimini 104 sedi). Il 60% del comparto è costituito da hotel congressuali, il 4% da centri congressi e il 7% da dimore storiche.
«Il turismo della Meeting Industry rappresenta sempre di più un prodotto centrale nell’offerta turistica dell’Emilia-Romagna -sottolinea l’Assessora Regionale a Turismo, Commercio e Sport Roberta Frisoni- ed il Progetto regionale MICE continua a valorizzare l’offerta congressuale e sostenere le attività messe in atto dagli operatori per rafforzare la Regione come una delle destinazioni leader per la Meeting Industry. I numeri presentati oggi confermano il dinamismo di questo comparto, che favorisce la destagionalizzazione, soprattutto per la Riviera, ed è efficace strumento di valorizzazione delle nostre eccellenze, dalla Motor Valley al Wellness, dalle Città d’Arte con i loro tanti riconoscimenti Unesco ai Borghi, dimore storiche e castelli dell’entroterra, senza dimenticare la nostra enogastronomia unica al mondo».
I dati emersi dalla ricerca confermano che nel 2024 il turismo congressuale regionale ha generato 6.440.357 presenze (il 13,6% di quelle italiane), con oltre 42 mila eventi (11,4% la percentuale rispetto al Belpaese), 63.721 giornate dedicate ad eventi congressuali (il 12,2% rispetto all’Italia), e 3.729.685 partecipanti (12,7% il peso rispetto al mercato nazionale). Sono stati 7.840 gli eventi con durata maggiore di un giorno, il 18,7% sul totale, che, con 3.986.890 presenze, hanno generato il 61,9% delle presenze complessive congressuali sul territorio regionale. Per quanto concerne le locations degli eventi, per il 75,5% si sono svolti in strutture alberghiere congressuali emiliano romagnole – contro il 76,8% di quelle nazionali – concentrati per l’86,8% a Bologna e per il 74,1% a Rimini. La città balneare detiene anche il primato per eventi in Centri congressi e fieristico congressuali, con un 8,9%, rispetto ad uno 0,6% della città felsinea, mentre nel complesso è stata del 2,9 la percentuale di eventi regionali in centri congressi contro il 2,7% a livello nazionale. Infine, è del 3,4% la presenza regionale di eventi in dimore storiche, su un 2,8% nazionale, di cui il 2,8% a Bologna e l’1,2% sul territorio riminese.
Negli alberghi le presenze per fiere e congressi regionali hanno pesato per il 13,3% (in Italia per il 12,6%) con una concentrazione del 25,9% a Bologna e del 12,4% a Rimini.
Da un’analisi per tipologia di sede, è emerso che le presenze si sono concentrate per il 42,9% in strutture alberghiere congressuali (contro il 46,2% di quelle nazionali). A Bologna l’incidenza è stata del 52,2%, mentre a Rimini del 12,8%. Il 48,2% della clientela è nazionale, seguita da un 48,2% di partecipanti locali e un 6,7% di clienti internazionali. Analizzando invece le tipologie di clientela nel 2024, sono costituite per un 54,3% da imprese (contro un 65,4% in Italia) e per un 32,7% da Associazioni (contro un 21,8% a livello nazionale). Prendendo in esame le presenze nei centri congressi e fieristico congressuali in regione, sono state complessivamente del 30,9% rispetto al 18,6% nazionale, con un primato riminese (76,8%) rispetto alla realtà bolognese (10,4%). Infine, è stata del 4,2 la percentuale di presenze nelle dimore storiche in Emilia-Romagna, contro il 2,9% in Italia, con un 6,8% nel Capoluogo e un 0,4% nella città felliniana. Analizzando poi il movimento dei partecipanti in Emilia-Romagna, il 44,6% ha occupato alberghi congressuali rispetto al 49,2% a livello nazionale, il 23,4% i Centri congressi (14,2 la percentuale in Italia) e il 5,9% le dimore storiche sul 3,8% del dato italiano. Se si restringe il campo alle due principali città regionali, il 55,4% dei partecipanti si è concentrato su alberghi congressuali bolognesi, il 23,6% su quelli di Rimini, il 52,8% dei partecipanti ha scelto i Centri congressuali di Rimini contro il 6,4% che ha optato per quelli a Bologna. Infine, il 9,3 è la percentuale di partecipanti in dimore storiche bolognesi contro lo 0,8% di quelli in sedi storiche riminesi.
La ricerca evidenzia anche che Rimini detiene il primato per dimensione media di eventi (127 contro il 77,4 di Bologna, 88,8 la media regionale). Per quanto concerne la durata media degli eventi in territorio regionale, si attesta su 1,5 giorni, con una media di 1,4 a Bologna seguita da Rimini con 1,3 giorni. Le previsioni per il 2025 sul territorio regionale mostrano che ci sarà un lieve incremento di eventi (36,4%) contro un 60% che resterà stabile, così come invariato resterà il fatturato (48,1%) rispetto al 2024. I maggiori investimenti programmati riguarderanno la formazione del personale, la riqualificazione di spazi interni, lo sviluppo di strumenti di comunicazione e promozione e l’implementazione di dotazioni audio-video. Concentrandoci sulle due principali realtà fieristico-congressuali, per il 2025 Bologna dichiara 85 eventi MICE: 17 di grande portata, con oltre 1000 partecipanti; 24 della capienza tra i 500 e i 1000 partecipanti e 44 eventi tra i 200 e i 500 partecipanti. Sono invece 93 gli eventi congressuali a Rimini nel 2025 (84 al Palacongressi e 9 in fiera). Allargando lo sguardo al mercato italiano del MICE, nello scenario internazionale il Belpaese risulta essere al 2° posto per numero di eventi nel 2024, preceduto solo dagli Stati Uniti. Tra le città italiane con maggior numero di eventi, Bologna occupa la terza posizione, preceduta da Roma e Milano. Sono stati 11,746 i miliardi di euro generati dalla Meeting Industry italiana nel 2023, con un 76% costituito dalla spesa dei partecipanti (soprattutto alloggio, trasporti, ristorazione) e un 24% costituito dalla spesa per la realizzazione di congressi ed eventi. Il numero di eventi in Italia è cresciuto del +8,2% rispetto al 2023, passando dai 303.689 del 2022 ai 367.981 del 2024, per un totale di 29.264.953 partecipanti (+7,8% rispetto al 2023). La durata media degli eventi è risultata pari a 1,42 giorni, senza differenze significative rispetto agli anni precedenti. Gli alberghi sono state le sedi più utilizzate (76,8%), 65,4% le imprese come principale cliente fruitore di eventi e il nord, con il 57,7%, l’area di maggiore concentrazione di attività. Per quanto concerne il futuro, il 37,5% delle sedi intende investire nel 2025 nella riqualificazione degli spazi esterni, il 29% in interventi per l’efficienza energetica e il 26,1% si impegnerà per l’ottenimento delle certificazioni di sostenibilità.
Ufficio Stampa Apt Servizi – Tel. 0541 430190
08 Ottobre 2025