RIMINI – Un tour nella Rimini che cambia per scrivere un reportage su uno dei più importanti quotidiani della Germania. E’ il programma della due giorni riminese della giornalista tedesca Monika Maier-Albang, inviata del quotidiano di Monaco di Baviera “Süddeutsche Zeitung”: uno dei più importanti quotidiani della Germania che vende, ogni giorno, 349.766 copie (451.769 nel week end). Le tappe del tour – coordinato da Apt Servizi Emilia Romagna – hanno toccato il centro storico con visite ai cantieri del Teatro Galli e dell’area di Castel Sismondo, il millenario Ponte di Tiberio con i nuovi camminamenti, il rinnovato cinema Fulgor (con l’illustrazione del futuro Museo Fellini, la cui apertura è prevista nel 2020, centenario della nascita del regista, e che si svilupperà tra Castel Sismondo, Palazzo Valloni, un percorso di installazioni e scenografie Felliniane).
Non sono mancate soste al Grand Hotel di Rimini (che quest’anno festeggia i suoi 110 anni di attività), al Borgo San Giuliano, alla pista ciclabile del lungomare, nonché tappe in diversi stabilimenti balneari (il 30 luglio la città ricorderà il 175° “compleanno” dell’inaugurazione dello Stabilimento Privilegiato dei Bagni), il tutto “condito” con soste culinarie per apprezzare a Monika Maier-Albang il meglio dell’enogastronomia locale (dalla Piadina Romagnola alle eccellenze ittiche adriatiche).
“Ci presentiamo alla stampa internazionale – dichiara il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che ha incontrato questa mattina la reporter per presentarle la città che cambia – con eventi di rilievo, come la Biennale del Disegno e Caravaggio Experience, e una città profondamente cambiata, che a ogni stagione presenta elementi di novità strutturali capaci di attirare l’attenzione dei media come è successo con il New York Times per il Fulgor o per il primo posto della classifica ‘Best in Europe’ della Lonely Planet”. Due esempi – aggiunge il sindaco “che restituiscono l’impegno profuso per far cogliere i germi della rinascita turistica della nostra città al fine di essere più forti e competitivi nei mercati italiano ed estero. Sarà suggestivo e splendido ciò che potrà registrare la giornalista in questi giorni a Rimini tra castello malatestiano e piazza sull’acqua, Cinema Fulgor e ponte di Tiberio, fino al Borgo San Giuliano e la spiaggia”. Chi viene a Rimini – prosegue Andrea Gnassi “fa un viaggio per arrivarci ma, una volta qui, attraversa luoghi fisici e luoghi dell’anima: l’età imperiale romana, il Trecento pittorico riminese e il castello malatestiano, il teatro verdiano, Federico Fellini, l’industria delle vacanze, il Grand Hotel, la suggestione di un selfie dalla ruota panoramica. E’ qui il senso e il significato di questa sfida: software (eventi) e hardware (rigenerazione urbana) devono alimentarsi l’uno con l’altro, non rimanere due corpi staccati e indifferenti”.
“Rimini – dichiara a sua volta l’Assessore al Turismo dell’Emilia Romagna Andrea Corsini – mix di cultura, arte, buon cibo, vacanza balneare e grande ospitalità, se è da un lato un grande simbolo della nostra identità, dall’altra testimonia la nostra inesauribile capacità di rinnovare la travel experience, come la repoter tedesca durante la sua permanenza ha potuto verificare in prima persona”. Aumentare la quota turistica internazionale – conclude Corsini – “è l’obiettivo di questa Giunta cominciando dai mercati di prossimità come la Germania, storicamente il più significativo per questo territorio. Nel 2017 l’Emilia Romagna ha già registrato una crescita sensibile della clientela estera (+ 7,6% arrivi, + 8,9% presenze), trend che dobbiamo continuare ad alimentare per competere in un mercato globale come quello attuale”.
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